
Potevamo ignorare Sanremo? Certo che potevamo ignorarlo, ma non ci facciamo mancare nulla e lo affrontiamo.
A me sembra fuorviante il dilemma Zelenskyj SI, Zelenskyj NO. Mi sembra un modo per occultare tutte le altre interessantissime proposte che arriveranno comunque dall’Ariston a casa nostra passando per normali avvenimenti mondani. Delizie che hanno il nome di Ferragni, Fedez, Elodie, Egonu e via scendendo.
Sono entusiasta della fantasia che si è scatenata su tutto il web, anche sull’onda dell’arresto di Matteo Messina Denaro. Dalla certezza della presenza del neo-carcerato sul palco dell’Ariston (essendo un fenomeno di costume, se ci sarà Zelenskyj non vedo perché lui no) con lo slogan “ci sarà gente che non si vedeva da trent’anni”, alla certezza che, anche se in collegamento “è sicuro che li canterà”. Il Sanremo di quest’anno, quindi, batterà tutti i record compreso quello, sempre dal web, di “aver rotto i cog**oni al massimo grado prima ancora di iniziare”.
Ma, da cattolici praticanti, oltre ad offrire le nostre sofferenze privandoci di queste delizie che una volta erano solo canore, occorre non limitarsi a spegnere il televisore. Anzi, occorre tenerlo acceso.
Se ne avete due o tre in casa, accendeteli tutti. Su qualsiasi programma che sia diverso da RAI 1.
Accendete anche tablet, computer e telefonini e collegatevi con Mediaset, altri programmi RAI o con la sagra della salsiccia, non ha importanza. Oltre ai numeri assoluti valgono anche, e forse di più, i numeri relativi.
Anche se ci saranno bassi ascolti, per celebrare le magnifiche sorti e progressive si rifugeranno nello Share, cioè la percentuale di ascolti di Sanremo rispetto a quelli degli altri programmi ed a tutta la platea di ascoltatori televisionari in contemporanea. E’ bene, quindi, che anche le percentuali dicano che il pubblico, in quei momenti, ha preferito altre proposte più serie ed interessanti, che siano la Defilippi o le Iene o la riedizione del film di 40 anni fa.
Non sarà necessario farlo per tutta la durata di ogni serata della maratona, (andranno avanti sino alle 2 – 3 di notte), ma dalle 20 (telegiornale compreso) alle 24 è altamente consigliabile e da divulgare anche ad amici e conoscenti.
Del resto, cosa dirà Zelensky ve lo anticipo già io: oltre a ringraziare per le armi già inviate ne richiederà ancora, (non gli dura niente la roba!). Si è già fatto distruggere due volte la dotazione completa dell’esercito. È in corso la distruzione della terza dotazione e sta richiedendo la quarta da sacrificare sull’altare della guerra USA-Russia da combattere fino all’ultimo ucraino.
Gli arsenali della NATO iniziano ad essere drammaticamente vuoti, ma non preoccupiamoci, le industrie belliche lavoreranno al massimo per produrre utili per casa loro, insieme al piombo da destinare a Putin ed ai cannoni per il recapito.
Però, siccome le armi richiedono anche che qualcuno le manovri, fino all’ultimo ucraino appunto, Zelenskyj richiederà che i maschi adulti, che sono andati via dall’Ucraina, siano rimpatriati coattivamente per offrire il proprio petto alle pallottole nemiche. Voi direte che dovranno offrire la propria vita alle bombe ed ai missili dell’odiata Russia.
No, quelle e quelli sono quasi innocue/i.
Quelle bombe riescono a demolire interi condomini facendo solo tre morti. Oggi il TG ha fatto quasi una edizione speciale per segnalare che i morti, nell’ultimo condominio distrutto, sono aumentati a 4. Sembra quasi che sia più pericoloso attraversare la strada che abitare in un condominio preso di mira da Putin. I russi riescono a radere al suolo interi ospedali, se l’ospedale è pediatrico è meglio, senza fare vittime. Quindi il problema non sono le bombe e, quindi, i governi europei devono andare a caccia degli ucraini clandestini maschi per rispedirli al loro focolare abbandonato.
Trattandosi di individui extracomunitari dovremo fare violenza a noi stessi per far marcia indietro sull’accoglienza finora garantita a tutti, ma ci consoliamo pensando che questi fuggono da una guerra vera; quindi, è meglio se tornato a casa, altrimenti la guerra potrebbe anche terminare. Anche la parità di genere, al momento, è sospesa: solo i maschi. Sono esclusi, forse, anche i frequentatori abituali dei gay pride.
Non vorrei che sembrasse una mia esagerazione. La richiesta dell’Ucraina c’è stata già, è stata rivolta a tutti i paesi europei ed i governi di Estonia e Lituania hanno già detto che faranno i rastrellamenti per far ritornare a casa i giovani prestanti che, aggrappandosi alle gonne delle proprie mogli ed ai pannolini dei propri figli, hanno pensato di cercare un futuro diverso rispetto alla prospettiva di immolarsi al fianco delle croci uncinate dei battaglioni Azov.
Ricapitolando: sintonizzate i televisori su programmi scientifici che parlino della riproduzione dei girini in Papuasia del sud o suoi fantastici film dell’Ubalda tutta calda, non ha importanza. Importante è dire anche ai vostri amici di non disturbare RAI 1. Se il vostro televisore catturasse il segnale di Amadeus, potrebbe non essere sufficiente per gli altri. Lasciatelo libero di fluttuare nell’aere terso della sera.
Di altri problemi, come gli insetti nei nostri piatti promossi dalla UE, ne parleremo un’altra volta. Ogni giorno ha la sua pena.
Vincenzo Fedele