Riportiamo nella nostra traduzione una interessante sintesi, quasi integrale, di una intervista al Prof. Dr. Retsef Levi, ricercatore presso il prestigioso MIT di Boston, specializzato in particolare su analisi dei dati e gestione del rischio, soprattutto nel sistema sanitario.
“Le iniezioni letali di mRNA Pfizer e Moderna Covid uccidono gli esseri umani. I governi devono interrompere immediatamente i programmi di vaccinazione”, afferma il Prof. Retsef Levi, israeliano, in un recente video, in cui discute anche dei pericoli delle minacce dell’OMS all’umanità, ai diritti umani e alle libertà e alla democrazia.
Il Prof. Dr. Retsef Levi è un ricercatore del MIT di Boston specializzato in particolare su analisi dei dati, gestione del rischio soprattutto nel sistema sanitario, sistemi di produzione alimentare e agricola, sistemi biologici, e fin dall’inizio della diffusione del virus Covid si è dedicato alla sua analisi sia in ambito accademico che in relazione a responsabili anche a livello pubblico.
Crede nella medicina e nella scienza e nella sua capacità di migliorare e salvare vite. Crede anche che, a differenza della religione, la scienza si basa su evidenze che possono cambiare le premesse teoriche.
Interpellato da un giornalista svizzero il Prof. risponde su come vede la situazione post-pandemia dal suo osservatorio in Israele. Di seguito alcune sue affermazioni:
Se si seguono le evidenze, i vaccini Covid19 e in particolare mRna sono forse i prodotti medici più fallimentari nella storia dell’umanità sotto l’aspetto della efficacia, sicurezza e tossicità; ma soprattutto – ciò che è più sorprendente – sono i prodotti più redditizi della storia, fatto che ci spinge a chiederci come siamo finiti in questa situazione.
Perchè arrivo a concludere che dobbiamo cessare ogni programma di vaccinazione? Cerchiamo di capire come questo è potuto accadere e assicurarci che non riaccada mai più!
Già i test clinici dei vaccini mRNA avevano previsto che iniettarli su scala mondiale avrebbe causato molti più danni che benefici. In recenti articoli pubblicati sul giornale “Vaccini”, i ricercatori hanno rianalizzato i risultati dei test e hanno constatato che nel gruppo dei vaccinati ci sono stati più morti e ospedalizzazioni rispetto al gruppo che ha ricevuto il placebo. Il danno in eccesso risultava molto importante: 1 decesso su 800 vaccinati. Già questo risultato avrebbe dovuto suggerire che non sarebbe stata una buona idea fornire questi vaccini a una popolazione così vasta, compresi giovani e bambini che presentavano rischi molto bassi o pari a zero di subire danni nel contrarre la malattia Covid19.
Analizzando poi i dati che provengono da paesi altamente vaccinati, come Israele, Europa e USA, vediamo che questa previsione si è realizzata. La mortalità in eccesso nel 2021 e 2022 è cresciuta soprattutto considerando che le varianti sono diventate meno virulente, la variante Omicron difficilmente risulta mortale (si può morire con Omicron ma non per Omicron!).
Da un lato abbiamo una bassa mortalità e dall’altro una sempre più alta mortalità in eccesso. Perciò dobbiamo chiederci: perché sta accadendo tutto questo? Non è chiaro se si tratta solo dei vaccini, ma è abbastanza evidente che il danno sia causato dai vaccini, soprattutto se i dati dei test clinici stessi prevedono che possiamo avere questo danno aggiuntivo. Non si tratta solo di morti in eccesso, ma anche di un tasso di disabilità ed altri indicatori del livello di popolazione. Ma non è solo questo. Noi sappiamo ora che i due concetti principali che definivano i vaccini come efficaci e sicuri, risultano chiaramente concetti non verosimili. Uno dei due concetti era che si tratta di vaccini efficaci e che uno dei vantaggi sarebbe stata la rapida adattabilità alle nuove varianti. Oggi sappiamo che questo non è assolutamente vero, i vaccini mRNA non riescono a mettersi al passo del tasso di mutazione del virus, anche i vaccini mRNA più aggiornati non possono fare nulla contro le attuali varianti. L’efficacia, specialmente rispetto all’infezione ed alla trasmissione, è assolutamente uguale a zero. Con le attuali varianti che sono molto leggere, non è neppure chiaro cosa significhi la protezione contro danni gravi e morte. Sostanzialmente il concetto di efficacia di questi vaccini e la grande attrazione generata nella gente verso di essi, sono scomparsi. Il concetto di sicurezza, secondo cui questi vaccini sarebbero stati sicuri, si basava sulla premessa che sia la spike dell’mRNA che i lipidi che la circondano sarebbero rimasti circoscritti nel punto di iniezione. Questo non è sicuramente vero e abbiamo molteplici evidenze dove la spike e i lipidi finiscono nel flusso sanguigno: sono stati trovati infatti nel sangue, nella pelle, nei linfonodi e nessuno sa per quanto tempo ci rimarranno perché nessuno l’ha studiato. Questo significa che ogni organo del corpo può essere esposto alla tossicità della spike e/o a reazioni autoimmuni del corpo contro se stesso perché la spike che circola nel corpo si inietta nelle cellule umane che producono spike, e infatti non sorprende riscontrare una gamma senza precedenti di effetti collaterali ed avversi che perdurano per molto tempo causando molta sofferenza e disabilità in molte persone.
Ora affrontiamo il tema del meccanismo che causa danni soprattutto tra i giovani, cioè l’impatto cardiovascolare. Già dai dati dei test clinici è possibile rilevare qualche segnale di un maggiore impatto cardiaco tra i vaccinati. Poco dopo che i vaccini sono stati distribuiti sul campo, è emerso che provocavano un grave impatto sul sistema cardiovascolare nel corpo, e in particolare una condizione infiammatoria definita miocardite o pericardite o entrambe. Le prime evidenze emerse mi hanno suscitato preoccupazione perché da quello che ho letto ho appreso alcune cose che conosciamo da anni dalla letteratura medica. Sappiamo che la miocardite è molto difficile da diagnosticare ed è molto probabile, oltre ai test clinici diagnosticati, avere ulteriori casi caratterizzati da sintomi o nessun sintomo, che qualcuno definisce “miocardite subclinica”. Tra l’altro, all’approvazione dei vaccini da parte dell’FDA (Food & Drug Administration), l’FDA era preoccupata e chiese sia a Pfizer che a Moderna di effettuare studi postmarketing sulla miocardite subclinica tra persone giovani. Il risultato avrebbe dovuto essere pubblicato molto presto, poi si è saputo che l’FDA ha concesso altri sei mesi per effettuare gli studi, e questo accresce la preoccupazione perché la vaccinazione dei giovani prosegue. Fortunatamente abbiamo almeno due studi che esaminano persone che sono state vaccinate sia prima che dopo aver ricevuto il vaccino e misurano gli indicatori clinici vascolari, uno studio dalla Tailandia e uno dalla Svizzera. Entrambi gli studi, confrontati sia prima che dopo, mostravano un tasso eccezionale di indicatori cardiovascolari che suggerivano un impatto cardiovascolare negativo compresa un’indicazione di 1 su 32 – 1 su 50 vaccinati che presentava segni di danno al muscolo cardiaco. In questa condizione sarebbe difficile sapere l’esatto impatto clinico, soprattutto a lungo termine, trattandosi di un danno che normalmente non rientra e che sta riguardando molti giovani e bambini che ora presentano qualche tipo di danno nel muscolo cardiaco. Sappiamo da altri studi che in un numero non trascurabile di casi si possono diagnosticare delle cicatrici nel cuore e altri effetti che possono seriamente indicare rischi a lungo termine.
In effetti questa non è la prima volta che abbiamo un vaccino di questo tipo. Ricordo la storia del vaccino contro il vaiolo: nel 2015 i militari americani hanno studiato in modo analogo i vaccinati, sia prima che dopo aver ricevuto il vaccino e hanno scoperto che il tasso di miocarditi era superiore di circa 60 volte a quello dei tassi clinici su cui si erano basati. E quello che stiamo vedendo qui è proprio la ripetizione di quella situazione. Purtroppo, diversamente dal vaccino antivaiolo che fu immediatamente ritirato dal programma di vaccinazione dei militari americani e la vaccinazione fu sospesa, qui stiamo in qualche modo ignorando questi segnali rossi. Dobbiamo capire che abbiamo un meccanismo noto che causa tassi di miocardite estremamente alti, ma sappiamo anche da anni di letteratura medica che la miocardite, soprattutto la miocardite subclinica (non diagnosticata), è spesso la ragione delle morti improvvise di giovani individui al di fuori degli ospedali.
Se riprendiamo i dati della popolazione, su cui ho fatto studi in Israele, ma ora i risultati sono stati replicati in altri paesi, in una correlazione temporanea con il programma di vaccinazione in Israele vediamo un aumento di chiamate delle ambulanze per arresti cardiaci nei giovani, non solo giovani, ma nei giovani si riscontra un aumento del 25%. Quindi, collegando i due fattori, abbiamo un meccanismo noto e indicazioni che questo potrebbe verificarsi. E tra l’altro non in un solo paese, in Inghilterra, Scozia, Australia vediamo modelli simili in cause EMS (elettromiostimolazioni) fuori dagli ospedali. Ma ora abbiamo un’evidenza ancora maggiore. Uno studio recente, basato sulle autopsie di persone morte improvvisamente dopo aver ricevuto il vaccino, ha riscontrato un tasso molto elevato di oltre il 20%, in cui hanno scoperto che la causa per cui sono morte è stata l’infiammazione del muscolo miocardico del cuore. Questo studio viene dalla Germania, ma ne esistono altri che lo confermano. Quindi, non si tratta più neppure di una teoria! Ormai sappiamo che questo vaccino sta uccidendo la gente giovane! C’è un altro studio dello Stato della Florida che mostra un aumento di morti cardiovascolari tra i giovani.
L’unica domanda che rimane a cui rispondere è: qual è il tasso? con che frequenza stanno capitando? Penso che a questo punto ci sia una sola conclusione: bisogna fermarsi! Tra l’altro, questo è solo uno dei meccanismi con cui i vaccini stanno uccidendo, ma ce ne sono altri.
Sta uccidendo la gente! Non è una teoria! Questo è certo.
Voglio sottolineare che oltre ai dati citati dall’intervistatore (report Pfizer del febbraio 2021 che indicava 42.000 effetti avversi), che sono report che si possono abbandonare, esiste la più grande evidenza possibile che non lascia dubbi che i vaccini stanno uccidendo la gente. Tra l’altro, uno studio di Harvard ha riscontrato nel sangue di bambini affetti da miocardite l’intera spike.
Ora tutte le conclusioni delle storie stanno finendo per coincidere con un’unica storia molto chiara: questo vaccino può e sta uccidendo i giovani.
(Il Prof. Levi ammette di aver ricevuto 2 dosi, l’intervistatore 3 dosi, perché si erano fidati).
Penso che non sospendere il programma di vaccinazione e non togliere il vaccino dal mercato, non investigare ciò che è accaduto, non sviluppare trattamenti per mitigare il danno, sarebbe un comportamento criminale!
Penso che Israele e forse anche gli USA sono un esempio dei fallimenti sistematici che abbiamo sperimentato negli ultimi 3 anni, dove le organizzazioni che avrebbero dovuto regolamentare le case farmaceutiche hanno completamente fallito. E uno dei motivi di fondo è che i confini tra gli enti regolatori e le industrie farmaceutiche erano sostanzialmente inesistenti. In Israele c’è stata forse una delle situazioni più estreme perché verso la fine del 2020, quando i vaccini erano nella fase finale dei test clinici, Israele firmò un accordo con la Pfizer (a dire il vero, firmò diversi accordi, la maggior parte dei quali non sono noti al pubblico, sono secretati per almeno 30 anni), ma uno di essi è disponibile al pubblico in forma ristretta e stabilisce sostanzialmente una collaborazione di ricerca tra il Ministero della Salute israeliano e la Pfizer con lo scopo di studiare qual è il tasso di vaccinazione necessario per raggiungere l’immunità di gregge indotta da vaccino in Israele. Ora sappiamo che è un concetto fallimentare, ma può spiegare cos’è successo in Israele, dove la gente più anziana era determinata a implementare la politica del Covid 19 compresa la vaccinazione, dove hanno lavorato su base settimanale con dirigenti e scienziati della Pfizer e hanno pubblicato letteratura accademica sui vaccini. Non sorprende che, con questa gente ancora in carica, non c’è nessuna possibilità di fermare il programma di vaccinazione dopo aver lavorato tanto per promuoverla come sicura ed efficace al pubblico israeliano e non solo. Hanno anche perseguito politiche che la imponevano con degli obblighi, siamo stati uno dei paesi con la politica più restrittiva di Green Passport. Non dobbiamo dimenticare che nel momento in cui il mondo ha deciso di accorciare tutti i regolari processi di approvazione dei vaccini, non solo fornendoli alla popolazione ad alto rischio ma a tutti e imponendo un obbligo di vaccinazione a tutta la popolazione, ora sono nella posizione in cui non possono ammettere di aver sbagliato. Forse potresti giustificare la vaccinazione dei più fragili all’inizio, ma non puoi giustificare quello che hanno fatto.
Infatti, continuiamo a vedere un approccio di permanente pressione nonostante le prove crescenti per cui chiunque con un cervello e un cuore direbbe: Hei, dovete fermarvi!
Per questo è importante continuare ad informare la gente ed unirci per evitare che questo possa riaccadere, sottolinea l’intervistatore.
Io sono solo uno dei tanti che iniziano a parlare. Una delle cose che mi preoccupa non è soltanto il danno che questo vaccino ha procurato, ma anche il fatto che quello che è accaduto negli ultimi tre anni ha rotto la fiducia del pubblico nei confronti delle autorità sanitarie, della medicina e della scienza e di chi crede che la medicina e la scienza abbiano un ruolo fondamentale nel migliorare il benessere degli esseri umani. Penso che sia una catastrofe! Penso che l’unico modo per riconquistare quella fiducia, che richiederà un lungo percorso, consista nell’onestà di riconoscere gli errori commessi e assicurarci di costruire differenti soluzioni che non presentino gli errori fondamentali del sistema corrente che ha consentito questo fallimento storico.
Credo che una delle prossime frontiere di questa battaglia o dibattito sta nel prestare molta attenzione a quello che l’OMS sta cercando di fare ora, che sta praticamente cercando di bypassare un trattato, prendendo tutte le narrative degli ultimi tre anni per cercare di presentarle come dei grossi successi, dove l’unico elemento mancante è un maggiore controllo centrale. L’OMS sta sostanzialmente cercando di guadagnare il controllo centrale a spese della sovranità dei paesi, per poter imporre l’obbligo su molte delle politiche che abbiamo visto negli ultimi tre anni che sono state disastrose e hanno rappresentato forse il più grande disastro della storia medica dell’umanità.
Questo è un altro aspetto da seguire con attenzione e combattere per assicurarci che questa organizzazione fallimentare non acquisisca più potere e che correggiamo la modalità con cui opera (non è eletta, è finanziata da industrie e privati senza trasparenza). Penso che noi cittadini del mondo ci meritiamo qualcosa di meglio!
L’intervistatore sottolinea che i sistemi centralizzati non fanno il bene dell’umanità. Preferisco sistemi decentralizzati. Sono preoccupato delle idee dell’OMS.
Troppo potere in un unico punto non fa bene, crea corruzione.
A mio parere non si tratta solo di un semplice controllo organizzativo dell’OMS o di altre agenzie, ma ad un livello più fondamentale quelle sono le idee e i pensieri che ritengono il controllo centrale la via giusta da seguire, anziché un sistema che metta l’individuo al centro, che gli fornisca adeguate informazioni per prendere delle decisioni, sia edotto della sua unica situazione.
Non penso riguardi solo la pandemia da Covid 19 o semplicemente crisi sanitarie. Ci sono altre crisi globali per cui dobbiamo collaborare tra paesi. Ma allo stesso tempo dobbiamo stare attenti a rispettare i diversi paesi e ancora di più i singoli esseri umani che devono essere liberi di scegliere.
Attualmente abbiamo una tendenza che è molto spaventosa: la scelta della libertà umana non è più possibile. Con la scusa di salvare il globo, si vogliono togliere i diritti fondamentali della persona, come quello di fare delle scelte, e consegnare quei diritti a grandi organizzazioni, grosse società con interessi commerciali e questo è molto preoccupante.
L’intervistatore conclude contestando il piano commerciale dell’OMS che prevede di fare profitti da trilioni di dollari.
Sono comunque ancora ottimista che la verità vincerà!
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