Fabrizio Corona, figura sempre più controversa e al centro dei riflettori, ritorna per la terza volta come ospite retribuito in una trasmissione del servizio pubblico, suscitando non poche perplessità. Affermando di essersi reinventato come investigatore – definizione che potrebbe sembrare quantomeno un paradosso, vista la sua passata condizione di pregiudicato –, Corona adesso gestisce un sito internet con l’intento dichiarato di smascherare i calciatori coinvolti in scandali legati alle scommesse. Tuttavia, durante la sua recente apparizione televisiva come ospite di Nunzia De Girolamo, non ha fornito dettagli concreti, nonostante le sue promesse ad effetto.
Corona lamenta una presunta censura, dichiarando: “Non ho potuto esprimere liberamente le mie opinioni, mostrando al pubblico l’arduo lavoro (sic!) che sto conducendo insieme al mio amico Moreno”. E, per giunta, che un audio che avrebbe dovuto essere trasmesso, non è stato mandato in onda. Ma questi episodi possono davvero essere considerati censura o sono soltanto una misera tattica per attirare l’attenzione?
Sebbene Corona affermi di essere un investigatore e di aver portato alla luce scandali di grande risonanza, molti ritengono che la sua presenza in televisione sia solamente uno stratagemma per rimanere al centro dell’attenzione pubblica. Le sue recenti dichiarazioni rilasciate durante un’apparizione a “Striscia la Notizia”, in cui ha rivelato alcuni nomi, sollevano ulteriori dubbi sulla sua autenticità.
Tutto ciò porta a riflettere sulla qualità e l’integrità dei programmi televisivi attuali. Sembra che molti talk show siano in competizione fra loro per invitare personaggi eccentrici, controversi o semplicemente desiderosi di fama, indipendentemente dalla loro autentica professione o background. L’obiettivo finale sembra essere solo l’ottenimento di ascolti sempre più alti, a scapito della veridicità e dell’importanza delle informazioni condivise.
Infine, emerge una curiosa connessione politica: Nunzia De Girolamo, conduttrice televisiva, è coniugata con Francesco Boccia, leader del Partito Democratico al Senato. Questo legame familiare potrebbe mettere in imbarazzo il partito stesso in merito al caso Corona.
La questione fondamentale rimane: sono queste le dinamiche televisive che, noi contribuenti, desideriamo? E soprattutto, abbiamo il potere di cambiare il corso delle cose?