Finalmente! Nel cinquantesimo anniversario dell’epidemia di colera di Napoli del 1973, l’Associazione Idrotecnica Italiana (AII) – meritevole sodalizio che apparentemente non ha avuto niente di meglio da fare in tutti questi anni – per quest’oggi ha pensato bene di organizzare una bella chiacchierata presso il pittoresco (nella foto) depuratore di Cuma (sì, avete letto bene), negli ultimi anni assurto agli onori della cronaca per i suoi miasmi. Il menu del giorno? Il “Progetto speciale per il disinquinamento del golfo di Napoli” e l’incredibile “Grande Progetto Risanamento Ambientale e Valorizzazione dei Regi Lagni” della Regione Campania. Nientepopodimenoche!
E cosa ha partorito questo mega-evento? Dialogo! Sì, ancora dialogo tra le istituzioni su come fare qualcosa per le acque campane, una discussione che sembra un déjà vu. E poi, ovviamente, un po’ di memoria storica, rivisitando le magnifiche iniziative già realizzate dalla Cassa per il Mezzogiorno. La conclusione? Non basta guardare al passato, bisogna pure fare qualcosa nel presente!
Il grande oratore di quest’occasione è stato Giovanni Perillo, un ingegnere civile che ha un curriculum così dopo aver girato l’intero globo, dall’Università degli Studi di Napoli fino alla lontana Cina. Ora, come presidente della sezione campana dell’AII, egli grida all’urgenza di… beh, fare qualcosa. Perché, a quanto pare, dopo mezzo secolo, siamo ancora in ritardo con la depurazione. Ma, ehi, meglio tardi che mai, giusto?
E chi sono stati gli ospiti stellari di questo incontro mondano? l’assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola (vicepresidente della Campania, indagato dalla procura di Napoli per omissione d’atti d’ufficio per presunte inadempienze nella gestione del ciclo integrato – guarda caso – dei rifiuti), il boss dell’Arpa Campania Michele Sorvino, il re dell’Ente Idrico Campano Giovanni Marcello, e Gennaro Annunziata, il capo degli ingegneri di Napoli. Una squadra da sogno!
In breve: l’AII vuole dire, fare, (baciare?), aggiornarsi e coinvolgere tutti nella missione di salvare l’acqua. E, a proposito di acqua, la Giunta regionale ha appena stanziato lo scorso agosto una montagna di soldi (290 milioni di euro, niente male) per… indovinate un po’? Migliorare il sistema idrico! Un applauso.
Chissà, magari, tra un altro mezzo secolo, avremo pure delle acque pulite. Fingers crossed (pop. incrociamo le dita)! E intanto, brindiamo con un bicchiere d’acqua… depurata, speriamo!