È una vecchia storia e la conosciamo tutti: le dittature censurano quando non possono dare alle fiamme. L’oscurazione dei siti televisivi, informatici eccetera, quando viene perpetrata dalle dittature, è uno dei tanti loro odiosi crimini contro la libertà di parola, di pensiero eccetera.
Ma impariamo che, come dice don Alfonso in Così fan tutte (eh, un po’ del vecchio caro Mozart ci vuole sempre: a patto che non ci arrivi dal Bolshoj), “Bisogna far delle differenze in ogni cosa”. Quando a censurare e a oscurare sono le democrazie, non v’è censura, non v’è oscuramento. Non ci hanno sollevato dal rischio dell’inquinamento da fake newscancellando forsennatamente l’odiosa voce della Menzogna rappresentata da “Russia Today”, macché: l’hanno amorosamente fatto per noi, per la nostra incolumità psichica, per la nostra sanità etica e politica, affinché non fossimo inquinati dalle bugie dell’Orso Vladimir che – lo ha assicurato perfino il grande Beppe Severgnini – è ghiotto d’ogni sorta di cristianucci e, a lasciarlo fare, arriverebbe fino ai piccolini di Lisbona e ne farebbe un sol boccone.
Da parte nostra, però, noi riusciamo a essere più democratici (hai visto mai…) perfino di Frau Ursula dai Dei Piccoli Tailleurs, perfino di mister Nomen Omen Stoltenberg. E “vogliamo vedere”, come si usa dire al tavolo del Poker.
E vogliamo leggere. Ecco perché i Minima Cardiniana di oggi, Prima Domenica di Quaresima, vi offrono nientepopodimenoche l’Autentica Voce dell’Orso Vladimir che ruggisce dal fondo di quell’antro orribile chiamato Duma. Uomini e Donne dell’Italia democratica, ascoltate e rabbrividite. E, se per caso in quelle parole d’inferno vi sembrasse di veder balenare, nel coprolitico ammasso di quelle menzogne, il similoro di qualche apparente verità, andatevi subito a confessare da Monsignor Rampini o dal Canonico Ferrara o dall’Eminentissimo Cardinal Tajani o da Sorella Gruber.
Solo che, non temete, noi teniamo alla vostra salute. Giammai potremmo esporvi alla minaccia dell’inquinamento putiniano – ben peggiore di quello nucleare ch’egli ci promette, mentre il buon Biden si limita a benevolmente prospettarcelo – senza l’adeguata protezione. E una bella tuta in piombo e amianto ce la fornisce la disincantata e disincantante analisi politologica d’un accademico davvero di gran classe (e definendolo così non scherzo più e non scherzo affatto).