L’Italia è un Paese teatrale dove il peggio della narrazione occidentale può essere espresso senza che esso metta in luce la plumbea realtà in cui giace l’occidente prigioniero di se stesso, dei propri miti e delle proprie bugie. Così Zelensky nella sua visita pastorale a Roma ha finalmente potuto essere il guitto che è: invece di mettere l’usuale giacca e cravatta con bandierine sparse, usata nei Paesi che contano qualcosa e dove le sceneggiate danno una cattiva impressione, ha voluto sfoggiare uno di quegli abiti di scena l’abito di scena che preferisce e che ha ritenuto adatto all’occasione. Sia dal Papa che dalla Meloni si è presentato con un maglione nero che sembrava preso da un museo della Decima Mas, o magari dal reparto stile di Casa Pound, arricchito da ben due emblemi nazisti della Seconda guerra mondiale che poi sono diventati il simbolo della Organizzazione dei nazionalisti ucraini, ossia di fatto i neonazisti di Kiev.
Inutile dire che una narrazione sempre più fraudolenta ha stabilito che Zelensky, essendo ebreo, non può ontologicamente essere nazista e quindi può portare tutte le croci uncinate e le simbologie che vuole senza averne pregiudizio e soprattutto senza portare pregiudizio ai suoi tutori e complici. Questa tesi naturalmente non ha senso né sul piano logico, né su quello politico o culturale, sarebbe come dire che un tedesco non può non essere nazista. Stupidaggini che tra l’altro evocano temi razzisti, ma non hanno nemmeno senso sul piano storico: ci furono molti ebrei nazisti nel terzo Reich e talvolta a livelli insospettabili come per esempio Emile Maurice, ex autista di Hitler che fu tra le guardie personali del Führer, ma ci furono anche 150 mila soldati e ufficiali della Wehrmacht che erano almeno in parte di origine ebraica tra cui i Feldmarescialli Milch e von Manstein, quest’ultimo ritenuto uno dei più abili generali dell’esercito tedesco il cui cognome è però quello dei genitori adottivi, perché di nascita faceva Lewinski. Per non parlare del pupillo di Himmler, Reinhard Heydrich ebbe sotto il suo controllo l’intero apparato delle SS e fu fino alla morte uno dei protagonisti e degli organizzatori dello sterminio. E ci sono anche aneddoti curiosi come, per esempio, il fatto che nel Terzo Reich girasse nei manifesti l’immagine di quello che era considerato “il soldato tedesco ideale”, che tuttavia si chiamava Werner Goldberg. cognome abbastanza riconoscibile come appartenente all’area ebraica. Ma a parte questa aneddotica operarono sia in Palestina e in Europa gruppi di orientamento esplicitamente nazista per la creazione dello stato di Israele. E anzi ci sono buone probabilità che lo sia anche Netanyahu, secondo il quale Hitler “non voleva sterminare gli ebrei”.
Insomma, il principio per cui Zelensky non potrebbe essere nazista è un’insensata fesseria, ma la cosa più straordinaria in tutto questo è il livello impressionante di ignoranza e di remissività cognitiva, non saprei in che altro modo dirlo, che permette alla più assurda e rozza propaganda di cambiare impunemente le carte in tavola. E far sì che anche chi vede i bari usare le carte farlocche se ne stia zitto e non osi parlare. Ad ogni modo dobbiamo essere felici per Giorgia Meloni che ha potuto fare la fascista, senza essere accusata di ricostituzione. Insomma, un bel regalo da parte di Washington per aver fatto i compiti con diligenza. Semmai è stato più difficile interpretare il Papa per Bergoglio che ricevendo con tutti gli onori la piccola testa di coca agghindato come in una festa in maschera, ha anche ricevuto il capo di un governo che da tempo ha lanciato un attacco su larga scala contro i sacerdoti, le chiese, i monasteri e i vescovi della comunità ortodossa in Ucraina, non fermandosi davanti a nulla, nemmeno all’incendio di antichi monasteri: il Pontefice che dovrebbe appunto costruire ponti è riuscito in un solo atto a far crollare tutti quelli esistenti col mondo ortodosso, sia ucraino che sia russo e per me dovrebbe essere aborrito da tutti i veri cristiani, Non credo che egli possa sostenere di non sapere, di non essere al corrente e via dicendo. Tanto che forse dovrebbe cominciarsi a chiedersi chi sono io per essere Papa?