
Ah, la romantica Parigi! Luogo di incontri e avventure, dove ogni vicolo nasconde una storia, ogni caffè racconta un segreto. Ma forse qualcuno avrebbe dovuto dire a Elly Schlein che, per raccontare una grande storia a Parigi, bisogna prima assicurarsi di avere una grande storia da raccontare.
Diciamocelo chiaro: la tanto pubblicizzata visita di Schlein nella Città dell’Amore è stata… meno impressionante di un croissant raffermo. “C’è una grande comunità di democratiche e democratici anche all’estero”, aveva proclamato con entusiasmo su Instagram. Ahimè, quel grande raduno di ammiratori si è rivelato una riunione di, beh, trenta anime perdute, tra cui i giornalisti. Ci chiediamo: forse le altre persone erano occupate a visitare la Torre Eiffel o semplicemente non ricevuto l’invito?
Ma non tutto è perduto! Durante il suo soggiorno, la Schlein ha avuto l’onore di incontrare la sindaca socialista di Parigi, Anne Hidalgo, e Olivier Faure. La stessa Hidalgo che, bisogna sottolinearlo, nell’ultimo anno ha ottenuto un risultato elettorale che, diciamolo gentilmente, non ha fatto sognare: 1,75% dei voti. Chi sa, forse l’idea di una “città dei 15 minuti” può invertire la rotta per entrambe. Per chi non lo sapesse, la città dei 15 minuti è quel luogo meraviglioso dove tutto è a portata di mano… o quasi. Una sorta di Narnia urbana.
Roberto Gualtieri ha già provato a vendere questo sogno a Roma, e chiunque abbia visitato la capitale italiana può testimoniare quanti “15 minuti” ci vogliano per attraversare la città.
Ma torniamo al nostro “epico” tour parigino. Nessun incontro con Renaissance di Macron o con la France insoumise di Mélenchon. Forse erano tutti troppo impegnati? Oppure Schlein aveva una predilezione per il Partito Socialista, nonostante i recenti flop elettorali.
E a proposito di comunicazione… dove erano le risposte alle domande spinose? Sulla questione di Ustica, la segretaria dem si è espressa con la profondità di una pozzanghera. E sull’abaya, quel simbolo di polemica nelle scuole francesi? La sua risposta è stata tanto illuminante quanto un blackout a mezzanotte: “Non ho seguito la vicenda”.
In sintesi, il viaggio di Elly a Parigi potrebbe essere descritto come una commedia di errori, con un tocco di ironia. Ma chissà, forse almeno ha avuto l’opportunità di assaporare un buon croissant!