Con profonda commozione e cuore pesante, oggi ci prendiamo un momento per ricordare una colonna del giornalismo sportivo piemontese: Aristide Tutino, la mente visionaria dietro la fondazione del celebre “Piemonte Sportivo”, che successivamente ha preso il nome di “Sprint & Sport”.
Aristide non era solo un giornalista; la sua passione per lo sport aveva radici profonde, avendo avuto una carriera brillante come corridore ciclista. E quando le strade hanno deciso che fosse tempo di appendere la bici al chiodo, la sua anima non ha potuto fare a meno di canalizzare quella stessa passione verso il giornalismo.
L’anno 1956 vide l’inizio di una collaborazione straordinaria con il commendatore Ennio Pedrini, che portò alla creazione di un periodico che avrebbe cambiato il paesaggio sportivo piemontese. E quale migliore consigliere per decidere il nome della nuova testata se non Fausto Coppi, un amico caro ad Aristide? Così nacque il “Piemonte Sportivo”, con Aristide al timone come primo direttore responsabile.
Il ricordo di quegli anni d’oro del giornalismo è splendidamente catturato dalle parole di Nico Ivaldi: “A Torino, se avevi passione e volevi imparare, il sentiero ti portava dritto al ‘Piemonte Sportivo’. Guidato dal carismatico Aristide, il giornale era un rifugio per gli appassionati. La dedizione era palpabile – le partite, la scrittura, l’adrenalina della redazione. Erano tempi di sacrificio, ma anche di profonda camaraderia e insegnamenti indimenticabili. Molti, come me, hanno lasciato un pezzo del proprio cuore in quelle stanze.”
Oggi, mentre ci ricordiamo di Aristide, riviviamo quelle storie e quei momenti, e celebriamo la sua vita e il suo contributo inestimabile al mondo del giornalismo. Sei stato e sarai sempre il nostro faro, Aristide. Grazie per tutto.
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