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Per tutto il giorno di ieri abbiamo dovuto subire il lamento melodrammatico e angosciato della sinistra: immaginate un po’ voi di dover difendere un magistrato che si mette in bella vista contro una decisione governativa che, tra l’altro, riguarda una materia di cui si occupa quotidianamente.
Il video di Salvini? Ma quale video?
Parliamo, ovviamente, del circo mediatico montato attorno alla giudice Iolanda Apostolico. Sì, quel video in cui nel 2018 compare assieme al suo compagno tra gli “estremisti buoni” di Catania che manifestano contro il governo per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti al grido di “assassini” e “animali”.
Ma ecco la svolta: il video è – attenzione – “rovesciato” rispetto alla realtà. Oh, cielo! In un colpo di genio, Pd e soci sembrano scandalizzarsi non del fatto che un giudice possa trovarsi in mezzo a una folla un po’ (è un eufemismo) agitata, ma piuttosto… come ha fatto Salvini a scovare quel video!
Sarà davvero questo il punto? O forse, solo forse, dovremmo essere lievemente preoccupati dell’apparente incompatibilità della dottoressa Apostolico con il suo ruolo di giudice?
Le accuse volano: “Dossieraggio”, “Spionaggio”, “Antipasto”, “Mascarpone”… Ma ciò che sappiamo innanzitutto è che l’unica persona che sembra essere in imbarazzo per qualche motivo legale è Salvini. Sorpresa? Poi, che la giudice Apostolico era proprio lì, quel giorno, in quel raduno, tra i manifestanti antigovernativi. E ancora: certo, tutti possono avere un video. È l’era dei social! Puoi filmare praticamente di tutto, persino il tuo toast mattutino. E in ultimo ma non per ultimo, forse non tutti sanno che, durante ogni manifestazione considerata a rischio, funzionari della questura “schedano” con foto e video i partecipanti: non si sa mai. E nell’occasione, guarda caso, Salvini era ministro dell’Interno…
In sintesi, sembra che la sinistra stia cercando di farci uno scherzo. Di nuovo. Ma, parafrasando Arthur Bloch, scrittore e umorista americano: “Se non puoi batterli, confondili!” E questo sembra proprio il caso. Che ora si alzi il sipario sul prossimo episodio di questa eterna soap opera politica!