Ebbene sì, cari lettori, siamo giunti a questo punto. Sarebbe stato inimmaginabile fino a pochi anni or sono che una grande azienda del settore Difesa potesse apporre il suo brand sulle maglie e negli stadi di una squadra di calcio. Eppure, eccoci qui, in Germania, con il Borussia Dortmund (BVB) che annuncia un accordo di sponsorizzazione di tre anni con il gruppo tedesco Rheinmetall. Ma come siamo arrivati a questo punto? E cosa significa tutto ciò per il futuro del calcio, dello sport in generale e, in definitiva, della nostra società?
Un matrimonio di interesse
Cominciamo dall’inizio. Il Borussia Dortmund, una delle squadre più rappresentative della Bundesliga, ha recentemente firmato un accordo di sponsorizzazione con Rheinmetall, una delle principali aziende di difesa tedesche. Il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, non ne rende noti termini e cifre, ma conferma che si tratta di un accordo milionario. Rheinmetall sarà “Champion Partner” del BVB, un titolo che indica uno sponsor finanziario particolarmente importante. Un termine altisonante che, tradotto in parole povere, significa “sponsor con un sacco di soldi”.
Ma cosa c’è dietro questa scelta? Hans-Joachim Watzke, amministratore delegato del Borussia Dortmund, ha dichiarato che “la sicurezza e la difesa sono pilastri fondamentali della nostra democrazia”. Ah, la democrazia! Quella parola magica che giustifica tutto e il contrario di tutto. Watzke continua dicendo che “la libertà debba essere difesa in Europa”. E come si difende la libertà? Con le bombe, naturalmente! Perché si sa, le parole non bastano più, e allora giù di missili e carri armati.
Dall’altra parte, Armin Papperger, amministratore delegato di Rheinmetall AG, non è stato da meno nelle sue dichiarazioni. “Questa mossa riunirà BVB e Rheinmetall, due partner con ambizioni, attitudini e origini simili”. Ah sì, perché quando penso al calcio e bombe, vedo un legame così naturale, quasi poetico. Il BVB, secondo Papperger, rappresenta “la ricerca dell’eccellenza e del successo internazionale” (sui campi di calcio). E come non vedere il parallelo con Rheinmetall, azienda che produce armi per “l’eccellenza e il successo internazionale” sui campi di battaglia. Non si tratta forse dello stesso spirito competitivo?
Il ritorno delle Crociate
Ricordate i bei vecchi tempi quando il calcio era solo calcio? Quando la rivalità più accesa era tra il Manchester United e il Liverpool, non tra chi aveva più missili o carri armati? Ma i tempi sono cambiati. Ora, le squadre di calcio non competono solo sul rettangolo verde, ma anche sui mercati internazionali delle armi. L’Associazione Federale dell’industria tedesca della sicurezza e della difesa (BDSV) non conosceva precedenti casi analoghi. Forse perché fino a qualche anno fa, un’idea del genere sarebbe stata semplicemente ridicola. Ma oggi, nel 2024, nulla sembra più assurdo.
E chi si oppone? Ovviamente, i soliti pacifisti, sempre pronti a lamentarsi. L’Associazione tedesca per la pace lamenta che “il produttore di armi, tormentato dagli scandali, sta esso stesso armando dittature”. Ma chi ascolta più i pacifisti? In un mondo dove ogni governo sta aumentando le spese per la difesa, chi ha tempo per le petizioni e le marce della pace? Forse dovrebbero aggiornare i loro slogan: “Meno petizioni, più munizioni!”
Un futuro di guerra e pallone
Guardando avanti, cosa possiamo aspettarci? In un mondo dove i confini tra sport e difesa si fanno sempre più sottili, possiamo solo immaginare cosa ci riserverà il futuro. Forse vedremo droni con il logo del Real Madrid volare sopra i campi di allenamento, o magari carri armati sponsorizzati dalla Juventus. Perché fermarsi qui? Immaginate i grandi eventi sportivi: il Super Bowl sponsorizzato da una fabbrica di missili, le Olimpiadi aperte da una dimostrazione di forza militare. Chi dice che lo sport e la guerra non possano andare di pari passo?
In conclusione, cari lettori, benvenuti nel nuovo mondo. Un mondo dove la difesa e lo sport sono due facce della stessa medaglia. Un mondo dove la libertà si difende con le bombe e le squadre di calcio si battono per la supremazia anche fuori dal campo di gioco. E se vi sembra assurdo, ricordate: stiamo solo adattandoci ai tempi che cambiano. E come sempre, il denaro parla più forte di qualsiasi petizione pacifista. Quindi preparatevi a vedere più loghi di aziende di difesa sui vostri schermi, perché il futuro è già qui.
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