Fallito il golpe di sinistra e grillini: via libera alla commissione Covid
Ancora una volta il teatrino della sinistra e dei grillini si dimostra una farsa patetica. Hanno tentato in modo quasi disperato di mettere i bastoni tra le ruote al disegno di legge per l’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sul Covid-19, ma per loro sfortuna, il buon senso ha prevalso. Con un netto 91 a 58, il Senato ha dato un sonoro schiaffo alle questioni pregiudiziali di costituzionalità messe in scena da Alleanza Verdi e Sinistra. Quale era il loro scopo, se non quello di coprire le magagne e le palesi incapacità mostrate durante la gestione dell’emergenza pandemica?
La discussione sul decreto legge si è svolta, nonostante le patetiche sceneggiate, e la Commissione bicamerale d’inchiesta sulla gestione del Covid-19 da parte del governo, in particolare su spinta di Fratelli d’Italia, è stata una svolta necessaria. Ci vogliono risposte chiare, vogliamo scoperchiare il vaso di Pandora che nasconde gli errori grossolani, le omissioni e le approssimazioni vergognose che hanno segnato quel periodo buio, con Giuseppe Conte e il ministro Speranza in prima linea. Che ci fossero macchinazioni dietro l’assenza di un piano pandemico adeguato? Perché sono stati secretati i verbali? Chi ha lucrato sulla pelle degli italiani con la gestione delle mascherine e dei dispositivi di protezione? E le cure domiciliari negate? Sono domande che non possono più restare senza risposta.
Matteo Renzi, con la sua solita lucidità, aveva già messo in guardia: i grillini avrebbero tentato di affossare la Commissione. Non aveva torto. Eppure, dov’è finito quell’urlo di “onestà” e “trasparenza” che i grillini sbandieravano a ogni piè sospinto? Ora tremano all’idea di una Commissione che potrebbe far luce sulla realtà dei fatti, sui soldati russi, sui ventilatori cinesi difettosi, sul business delle mascherine. E il “capitano” Conte? Quel paladino che tanto si ergeva a difensore del popolo, adesso pare temere più di ogni altra cosa l’arrivo della verità.
Quanto agli esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra, il loro tentativo di denigrare il provvedimento come un “processo politico e mediatico” sa tanto di un’ultima spiaggia, di una mossa da chi sa di avere molto da nascondere. Il loro discorso sulle motivazioni elettorali è la solita solfa per distogliere l’attenzione dal vero problema: l’incapacità cronica di affrontare i problemi con onestà intellettuale.
Renzi in aula ha parlato chiaro: non si tratta di rivangare il passato per puro gusto di farlo, ma di comprendere e fare i conti con quello che è successo, per garantire un futuro migliore. Che paura c’è della verità, se non si ha nulla da nascondere? Eppure, sembra proprio che questa verità spaventi a morte sinistra e grillini. Forse, in fondo, sanno che quando la realtà verrà a galla, saranno loro a dover spiegare molto, ma molto di più di quanto vorrebbero.