Caos in Ucraina: Occidente e NATO abbandonano Zelensky al suo destino
È incredibile come lo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas abbia distolto l’attenzione dal caos prolungato in Ucraina, causato dalla guerra con la Russia. Mentre l’Occidente continua a sbandierare il suo “sostegno incondizionato” a Kiev, la realtà è che la situazione in Ucraina è disastrosa. Volodymyr Zelensky, in un recente sfogo di delusione, ammette che i suoi alleati non stanno facendo abbastanza, mentre le sue truppe sono in netta difficoltà. Anche la NATO non fa mistero della gravità della situazione, con il suo segretario generale Jens Stoltenberg che ammette candidamente quanto sia critica la condizione sul campo. La loro soluzione? “Più aiuti a Kiev”, come se questo fosse il rimedio universale.
L’UE si vanta di un sostegno “incrollabile”, parole dell’alto rappresentante Josep Borrell, ma i fatti sul campo dicono il contrario. Secondo fonti diplomatiche, il fronte ucraino è a rischio crollo, con una sconfitta sempre più probabile. E in Europa? Manca totalmente il senso di urgenza. Gli Stati Uniti, per motivi politici interni, sembrano aver raggiunto il limite del loro impegno militare, lasciando campo libero alla Russia, che ora sta rafforzando le sue posizioni in Ucraina.
La pressione al fronte è insostenibile. Kiev sta per perdere il controllo di Avdiivka. I militari ucraini chiedono aiuti e rinforzi che però non arrivano, creando un clima di tensione estrema tra Zelensky e il suo staff militare. Persino il capo delle Forze Armate, Valerii Zaluzhnyi, parla di uno “stallo”, a meno che non arrivino armi più avanzate, smentendo di fatto la posizione del presidente.
Il pessimismo regna sovrano. La promessa dell’UE di fornire un milione di munizioni all’Ucraina entro marzo è un obiettivo irraggiungibile. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha dichiarato apertamente l’impossibilità di soddisfare tale richiesta. Anche se Parigi e Berlino, insieme ad altri Paesi, si impegnano a fornire munizioni, è evidente che non si riesce a rispettare l’urgenza della situazione. In conclusione, Kiev potrebbe non resistere abbastanza a lungo, mostrando ancora una volta l’inefficienza e l’incoerenza delle politiche di sostegno occidentali.