![](https://dinovalle.it/wp-content/uploads/2024/01/1704388853436-gettyimages-1244034173-1200x675.jpg)
In un curioso intreccio tra tecnologia avanzata e attività criminali, si sta delineando una nuova frontiera nel mondo del narcotraffico: l’uso di droni. Recentemente, le autorità al confine del Punjab, in India, hanno scoperto ben 107 droni utilizzati da trafficanti pakistani per trasportare eroina oltre il confine nel solo 2023. Ma questo fenomeno non è limitato all’Asia: i droni stanno diventando un veicolo privilegiato per il contrabbando di droga in tutto il mondo.
In Siria, per esempio, i contrabbandieri hanno iniziato a preferire i droni per spostare il captagon, noto come la “droga della Jihad”, in Giordania, eludendo i controlli di sicurezza al confine. Anche i cartelli messicani hanno adottato questa tecnologia, usando droni per far passare cocaina, eroina e metanfetamine negli Stati Uniti.
L’Europa non è da meno: la polizia spagnola ha recentemente intercettato un enorme drone, con un’apertura alare di oltre 4 metri e capace di trasportare fino a 150 chilogrammi di droga, usato da contrabbandieri francesi per portare sostanze illecite dal Marocco al sud della Spagna.
I droni si stanno rivelando strumenti ideali per i contrabbandieri, grazie alla loro precisione, sicurezza e affidabilità. “I droni sono una scelta logica per i trafficanti. Sono economici, facilmente accessibili e riducono il rischio delle operazioni, permettendo ai trafficanti di rimanere anonimi”, spiega il ricercatore Liam O’Shea a Motherboard. I droni hanno anche aperto nuove rotte di contrabbando in zone precedentemente troppo rischiose, come carceri e confini ben sorvegliati.
Al momento, i maggiori beneficiari di questa tecnologia sono i piccoli narcotrafficanti, in quanto i droni sono particolarmente adatti al trasporto di quantità limitate di sostanze. Tuttavia, non è escluso che i progressi tecnologici futuri possano estendere l’uso dei droni anche ai cartelli più grandi, in grado di spostare quantità elevate di droga. In poche parole, sembra che i cieli siano diventati la nuova autostrada per il traffico illecito, con i droni come inattesi protagonisti in questo oscuro commercio globale.