
Oltre 300 navi a medio raggio starebbero commerciando petrolio russo aggirando le sanzioni occidentali. Indagini anche su export occidentale verso la Russia
Da una ricerca condotta da Kpler e riportata da Bloomberg è emerso che una flotta «ombra» di navi cargo sta trasportando carburante russo aggirando le sanzioni occidentali. Sarebbero 311 (per Trafigura addirittura 600) le navi a medio raggio che sono state viste navigare senza carico o destinazione rispetto a una media pre-embargo di 14 navi.
Questi spostamenti potrebbero segnalare che i commercianti di greggio e prodotti raffinati stiano cercando soluzioni alternative per continuare a scambiare la fornitura dalla Russia.
L’Unione Europea, come riporta il Financial Times, sta nel frattempo indagando sull’aumento delle esportazioni verso le economie vicine alla Russia. L’indagine è iniziata poiché l’export verso Mosca da USA, UK ed UE si è più che dimezzato nel periodo maggio-luglio 2022 ma al contempo è aumentato dell’80% verso Paesi come l’Armenia e il Kirghizistan.
Questi stessi Paesi avrebbero a loro volta raddoppiato le esportazioni verso la Russia. Un esempio è la Turchia, che in quel periodo dell’anno ha visto balzare del 97% le esportazioni con Mosca (percentuale calcolata rispetto al periodo 2017-2019).
David O’Sullivan, il funzionario UE per le sanzioni, ha confermato al FT il sospetto degli alleati occidentali su possibili triangolazioni con Paesi terzi per aggirare le sanzioni.