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La Chiesa alla canna del gas

Per la serie “al peggio non c’è limite” segnalo il recente tweet dell’Osservatore Romano sulla necessità di osservare, in tempo di Quaresima, del digiuno del gas.

Ho inoltrato il messaggio ad alcuni amici: nessuno credeva che la notizia fosse vera. Pensavano fosse il frutto di qualche scherzo di cattivo gusto. Ma non è così.

La notizia è riportata nel sito ufficiale della testata vaticana. Ed ancora più sconcertante del tweet è l’articolo in cui si apprende che l’iniziativa nasce dal Movimento Laudato Si’ che «ha lanciato un appello alle organizzazioni cattoliche italiane per disinvestire dalle fonti fossili, quale testimonianza di prossimità verso i nostri fratelli e sorelle che resistono nei rifugi, sotto i bombardamenti, al fronte, senza elettricità al freddo in Ucraina».

Ecco dunque che «la Quaresima alle porte viene proposta come tempo per riflessioni e azioni concrete come il “digiuno dal gas”: limitare l’uso dei riscaldamenti, non solo come segno di solidarietà verso ucraini e altri popoli afflitti, ma anche per definanziare l’economia di guerra».

Gli organizzatori precisano che «quando accendiamo il gas finanziamo un’economia di guerra, e questo non lo vogliamo più. Il “digiuno dal gas” è il modo in cui in Italia ci uniamo alla settimana d’azione globale durante la Quaresima: un periodo di consapevolezza sui “peccati ecologici” e sulle nostre responsabilità. Il digiuno può essere fatto personalmente, in famiglia: un’occasione per trovare la “temperatura giusta” in casa. In passato in Quaresima abbiamo fatto il digiuno dalla plastica e dal consumo eccessivo di carne… Questa campagna è importante come sforzo sinodale, realizzato da realtà nazionali cattoliche che hanno già fatto la scelta di disinvestire dai fossili: l’Azione cattolica italiana, Aggiornamenti Sociali, l’Alta scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas Italiana, la Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, la Provincia Euromediterranea della Compagnia di Gesù, il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, il Movimento cristiano lavoratori, e il Movimento dei Focolari Italia. Questo passo è stato fatto anche da sei arcidiocesi e sette diocesi italiane, e da diverse congregazioni religiose come il Sacro Convento e l’Istituto Serafico di Assisi».

Constato amaramente che perfino il tempo di Quaresima è purtroppo strumentalmente usato per fini che nulla hanno a che vedere con la Fede. Il sensus fidei si va sempre più disperdendo e anche il senso del ridicolo si è ormai perso.

La situazione è sempre più grave, ma sempre meno seria.

A proposito del digiuno contro il consumo eccessivo di carne mi chiedo: ma scarafaggi e cavallette possono essere consumati nei venerdì di Quaresima o possiamo fare affidamento al trattamento adottato per le lumache, considerate né carne né pesce?

Nel dubbio, mio malgrado non potrò, con evidente sacrificio, che astenermi anche se prima o poi arriverà un pronunciamento della neo-costituenda (ammesso che non ci sia già) commissione pontificia per la sostenibilità ambientale che ne autorizzerà e anzi promuoverà il consumo a tutela del creato.

Vincenzo Rizza

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Pubblicato inAmbiente

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