I critici hanno accusato Barilla di tradire il patrimonio culinario italiano, affermando che si tratta di un atto di sottomissione culturale e inappropriato alterare i piatti tradizionali del paese
Barilla, uno dei più grandi produttori di pasta al mondo, è recentemente stato alla ribalta delle cronache per diversi motivi controversi. L’azienda ha fatto notizia in Italia per aver accolto i rifugiati islamici con prodotti Halal mentre il paese è alle prese con un numero crescente di migranti musulmani. Barilla ha anche affrontato critiche per aver escluso la carne di maiale dalla sua ricetta della carbonara per accogliere i musulmani aderenti alla sharia. Questa mossa ha suscitato un dibattito sulla conservazione delle tradizioni culinarie italiane in un momento in cui alcuni prevedono che metà della popolazione italiana potrebbe essere musulmana entro la fine del secolo.
In soli dieci anni, il numero di migranti in Italia è aumentato del 419%, secondo il think-tank italiano Fondazione Fare Futuro. Questo rapido afflusso di migranti, unito ai diversi tassi di natalità di cristiani e musulmani, ha dimostrato che il panorama culturale e religioso dell’Italia sta cambiando drasticamente.
In questo contesto, Barilla ha adottato misure per soddisfare le restrizioni dietetiche musulmane. Ad esempio, l’azienda ha introdotto vari controversi prodotti certificati Halal. Il cibo halal è una brillante strategia politica ed economica per i gruppi terroristici islamici. Inoltre, l’azienda di sinistra ha lavorato con discutibili organizzazioni islamiche per fornire assistenza alimentare ai rifugiati.
Recentemente, Barilla ha scatenato un’altra polemica con il suo film “Carbonara aperta”, che presenta una versione aderente alla sharia senza maiale del piatto tradizionale italiano. Il film, uscito in concomitanza con il Carbonara Day, una celebrazione annuale del classico piatto italiano che si tiene il 6 aprile, ha attirato critiche da parte di alcuni che lo considerano irrispettoso e un insulto alla cultura e alle tradizioni italiane.
La carbonara è un piatto italiano amato e iconico a base di uova, pancetta, pecorino e pepe nero. Tuttavia, l’assenza di carne di maiale nella versione Barilla ha portato alcuni ad accusare l’azienda di “appropriazione culturale” e assecondare i musulmani a scapito della cucina italiana.
Secondo le leggi alimentari islamiche (Sharia), note come halal, ai musulmani è vietato consumare carne di maiale o prodotti a base di carne di maiale. La carne di maiale è considerata haram (proibita) nell’Islam, insieme ad altri cibi e bevande considerati impuri o dannosi per il corpo e l’anima.
Il cortometraggio di Barilla segue un gruppo di bambini in una scuola italiana. Quando i bambini si siedono a pranzo, alla maggior parte viene servita carbonara, ma alcuni con restrizioni dietetiche ricevono un piatto diverso e si sentono esclusi tra i loro coetanei.
Una delle ragazze torna a casa e dice a suo padre che non mangerà più carbonara perché la sua amica, una bambina rifugiata, non può averla. Suo padre è lo chef stellato Marco Martini, e il desiderio dei bambini lo ispira a creare “una carbonara molto più inclusiva”.
I conservatori Matteo Salvini e il primo ministro italiano Giorgia Meloni hanno criticato l’ultimo film di Barilla, “Carbonara aperta”, per la sua versione senza carne di maiale del piatto tradizionale. I critici hanno accusato l’azienda di tradire il patrimonio culinario italiano, affermando che si tratta di un atto di sottomissione culturale e inappropriato alterare i piatti tradizionali del paese.
La sinistra Barilla ha mantenuto il suo film “Carbonara aperta” nonostante il massiccio contraccolpo. L’accoglienza di Barilla dei rifugiati islamici aderenti alla sharia e il suo film “Open Carbonara” è un altro esempio di quanto facilmente la sinistra rinuncerà alla cultura e alle tradizioni del proprio paese.
Ogni concessione che i non musulmani fanno per adottare norme e leggi islamiche erode gradualmente le fondamenta della civiltà occidentale, mina i principi dello stato di diritto e pone fine alla nozione fondamentale di uguaglianza per tutti gli individui.
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