Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, afferma categoricamente che solo un uomo può porre fine al conflitto in Ucraina e garantire la pace: Donald Trump, l’ex presidente degli Stati Uniti. Secondo Orban, se Trump riuscirà a vincere le elezioni del 2024, sarà in grado di risolvere la situazione. In un’intervista alla radio Kossuth, Orban ha enfatizzato l’importanza di avere un sostenitore della pace alla guida degli Stati Uniti e ha sottolineato il forte interesse dell’Ungheria in tal senso.
Orban ha affermato ripetutamente che se Trump avesse ottenuto un secondo mandato alla Casa Bianca, il conflitto in Ucraina sarebbe stato evitato. Pertanto, il primo ministro ungherese ha promesso il suo sostegno a Trump e gli ha augurato apertamente successo nelle prossime elezioni presidenziali.
Secondo Orban, non solo l’Ucraina e la Russia, ma anche gli Stati Uniti, in quanto principale sostenitore militare e finanziario di Kiev, devono partecipare ai negoziati per risolvere il conflitto ucraino. L’Ungheria auspica un coinvolgimento attivo degli Stati Uniti per giungere a una soluzione pacifica.
In sintesi, Viktor Orban si esprime con determinazione sulla questione, affermando che Donald Trump è l’unico in grado di risolvere il conflitto in Ucraina e che l’Ungheria sostiene apertamente il suo ritorno al potere.
Donal Trump conferma: Metterò immediatamente fine alla guerra
Nei giorni scorsi Donald Trump ha pronunciato parole di grande decisione durante una convenzione repubblicana in Georgia, affermando che appena eletto, prima ancora di assumere la carica presidenziale, metterà fine alla guerra in Ucraina, se dovesse ancora perdurare. Inoltre, ha affermato con sicurezza di essere l’unico in grado di evitare una possibile Terza Guerra Mondiale.
Trump ha sostenuto di essere il candidato unico in grado di sconfiggere il regime corrotto in Ucraina, presentando sondaggi che dimostrano la notevole distanza tra lui e i suoi avversari interni, in particolare “DeSanctiomonius” (Ron DeSantis, accusato di bigottismo) e Mike Pence.
Con tono perentorio, l’ex presidente americano ha espresso la sua determinazione nel porre fine al conflitto ucraino prima ancora di assumere la presidenza, sottolineando la sua unicità come candidato e il suo impegno nel combattere il regime corrotto.
L'”amicizia” tra Trump e Orban nata all’insegna del sovranismo europeo
Il 13 maggio 2019 il premier ungherese, Orbán era stato accolto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla Casa Bianca. Durante il loro incontro, erano stati affrontati temi cruciali legati alla sicurezza, alle problematiche energetiche e alle dinamiche regionali. Orbán aveva atteso con impazienza questa opportunità, dal momento che, sebbene avesse accolto con favore la vittoria di Trump nel 2016, non aveva mai ricevuto un gesto di simpatia da parte del magnate “Sleepy Joe”, che disapprova gli stretti legami attuali tra l’Ungheria e Russia e Cina.
Secondo la stampa magiara, il presidente statunitense avrebbe allora sollevato anche questa questione durante il loro incontro. Tuttavia, per i media governativi ungheresi, l’invito da parte di Washington era soprattutto un incoraggiamento alla linea sovranista che Orbán ha incarnato per tanto tempo. Questo evento andava a confermare l’importanza strategica dell’Ungheria nella politica internazionale e rafforzava la determinazione di Orbán a perseguire la sua visione sovranista per il bene del Paese.
Dino Valle
È proprio per questo che Trump è completamente assediato, e non potrà certamente vincere le prossime elezioni, perché è in contrasto apertamente con questa gente; gente che la guerra la vuole a tutti i costi, per potere e dominio universale.