La scomparsa di Vittorio Emanuele di Savoia, avvenuta a Ginevra oggi, 3 febbraio 2024, segna un momento di riflessione storica e culturale di rilevante portata per l’Italia e per la dinastia dei Savoia. Figlio di Umberto II, l’ultimo sovrano del Regno d’Italia, e della regina Maria José, Vittorio Emanuele si è spento a quasi 87 anni, lasciando un’eredità complessa che intreccia personalmente drammi, controversie e un profondo legame con la storia nazionale.
Nato a Napoli il 12 febbraio 1937, Vittorio Emanuele di Savoia è stato testimone e partecipe di un’epoca di transizioni storiche, dalle vicissitudini della Seconda Guerra Mondiale alla caduta della monarchia italiana, fino agli anni dell’esilio e al ritorno in patria. La sua vita è stata un rifratto vivente delle tensioni e delle trasformazioni che hanno segnato l’Italia contemporanea, rendendolo una figura di spicco nella narrazione storica del Novecento italiano.
La figura di Vittorio Emanuele di Savoia si colloca in un contesto dinastico e nazionale di grande rilievo. Erede di una famiglia che ha giocato un ruolo centrale nell’unificazione dell’Italia, la sua esistenza si è svolta in gran parte lontano dalla terra natale, a causa delle disposizioni costituzionali che impedivano agli ex sovrani Savoia e ai loro discendenti maschi di entrare in Italia. Questa condizione di esilio, imposta dalla Costituzione repubblicana del 1948 e revocata solo nel 2002, ha segnato profondamente la vita di Vittorio Emanuele e la sua relazione con l’Italia.
Nonostante le difficoltà e le controversie, tra cui il tragico incidente sull’isola di Cavallo e i successivi procedimenti giudiziari, Vittorio Emanuele ha cercato di mantenere vivo il legame con la sua terra e la sua storia. La sua figura è stata al centro di dibattiti sul ruolo della monarchia nella società contemporanea e sulla possibilità di riconciliazione con il passato dinastico italiano.
L’analisi storica della vita di Vittorio Emanuele di Savoia richiede di considerare la complessità delle sue azioni e delle sue posizioni. Il suo tentativo di modernizzare gli ordini dinastici di Casa Savoia, il distanziamento dalle leggi razziali fasciste, il giuramento di fedeltà alla Costituzione repubblicana e le richieste di risarcimento e restituzione di beni confiscati sono tutti elementi che riflettono le sfide di un’eredità che si confronta con la storia contemporanea.
La scomparsa di Vittorio Emanuele non segna solo la fine di un capitolo della storia italiana ma invita anche a riflettere sulle modalità con cui la memoria storica viene costruita e trasmessa. La sua vita, segnata da eventi storici di grande rilievo e da personali vicende drammatiche, costituisce un punto di osservazione privilegiato per comprendere le dinamiche di cambiamento e di continuità nella storia italiana del XX secolo.
piero deola
E’ morto un criminale appartenente a una generazione di supposti re che hanno distrutto il sud d’Italia per pagare i loro debiti ai Rothschild e che sono scappati vigliaccamente dopo aver tradito e abbandonato il popolo italiano dopo la disfatta del 45. Gli elogi non servono a riabilitare una famiglia storicamente corrotta il cui ultimo superstite faceva il contrabbandiere di armi.