
Dopo una lunga fase di messa in sicurezza, sono iniziati i lavori di restauro di Notre-Dame.
Probabilmente non si conosceranno mai le cause del tragico incendio che, il 15 aprile del 2019, devastò la Cattedrale mandando in fumo il tetto e la guglia.
Naturalmente il restauro della cattedrale gotica più famosa del mondo è un’operazione complessa sia per la fragilità della struttura risalente al XIII secolo e sia da un punto di vista economico. Si parla di oltre 840 milioni di euro.
Philippe Villeneuve, architetto capo dei monumenti storici e responsabile della cattedrale di Notre-Dame a Parigi promette che il grande progetto consentirà un restauro totale della Chiesa e dice sarà “come l’ha lasciata Eugène Viollet-le-Duc” nel XIX secolo.
Malgrado i tanti ritardi, dovuti alla pandemia la data di riapertura della cattedrale è prevista per l’inaugurazione delle Olimpiadi che si terranno a Parigi nel 2024 anche se per il completamento dei lavori, esterni compresi, ci vorrà qualche anno in più.
Infatti sono previste modifiche dell’area che circonda la Cattedrale con un progetto polifunzionale guidato dall’architetto belga Bas Smets. Ai lati del sagrato ci saranno file di alberi, il retro della chiesa sarà un ampio spazio pubblico con vista sull’abside e inoltre sarà creato un centro di accoglienza sotterraneo per i visitatori che darà accesso alla cripta archeologica e al lungo Senna.
Architetti di tutto il mondo si sono adoperati per cercare una soluzione per il nuovo tetto della cattedrale e si è deciso per una scelta conservatrice.
Il restauro del monumento sarà identico all’originale e già da quest’anno dovrebbe cominciare a svettare sul tetto la nuova guglia.
Anche gli archeologi hanno dato il loro contributo.
Per il restauro della volta e della cuspide si è dovuto scavare all’interno della chiesa per posizionare un’impalcatura. Questi scavi, anche se solo di 40 centimetri, hanno portato alla luce diversi reperti. Il più importante un muro divisorio, riccamente decorato di cui esistevano solo otto pezzi e in questo scavo sono stati rinvenuti più di 1.000 frammenti che permettono di ricostruire le opere presenti sul tramezzo.
Gli aspetti da seguire per il completamento dei lavori sono tantissimi.
Per la fine di quest’anno sarà completato il recupero delle vetrate ottocentesche e per questo compito sono stati selezionati otto atelier specializzati in Francia e uno in Germania.
Ed è in corso anche il restauro di 22 quadri , tra cui il «San Bernardino da Siena che salva la città di Carpi» di Ludovico Carracci e «Il Trionfo di Giobbe» di Guido Reni.
Anche per l’allestimento interno, che riguarda gli elementi essenziali dell’arredo liturgico, sarà scelto entro l’estate un progetto di uno dei cinque artisti e designer incaricati dal vescovo Ulrich della diocesi di Parigi.
Notre-Dame sarà sempre con la Tour Eiffel, il simbolo di Parigi e dopo il restauro tornerà ad essere la cattedrale che nel lontano Ottocento, incantò Victor Hugo e continuerà ad incantare parigini e turisti.