La Comunione va ricevuta sulla lingua, in ginocchio. Questo è il messaggio perentorio del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che torna a denunciare un attacco diabolico multiplo all’Eucaristia.
Il cardinale Sarah basa la sua premessa sull’apparizione dell’Angelo di Fatima nel 1916, prima dell’apparizione della Vergine Maria. L’Angelo disse ai tre bambini Lucia, Giacinta e Francesco di pregare con lui, e durante la terza apparizione mostrò loro un calice con un’ostia sospesa. L’Angelo diede l’ostia a Lucia e il sangue del calice a Giacinta e Francesco, che rimasero in ginocchio. Questo evento indica, secondo Sarah, il modo in cui si dovrebbe comunicare il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo.
Il cardinale spiega che ci sono oltraggi che Gesù riceve nell’Ostia santa. Prima di tutto, ci sono le orribili profanazioni riportate da alcuni ex-satanisti convertiti. Inoltre, ci sono le Comunioni sacrileghe, ricevute senza grazia di Dio o senza professare la fede cattolica, come certe forme di “intercomunione“.
Sarah evidenzia che tutto ciò che potrebbe impedire la fruttuosità del Sacramento rappresenta un oltraggio, soprattutto gli errori seminati nelle menti dei fedeli per far perdere la fede nell’Eucaristia. Il cardinale sottolinea che le terribili profanazioni delle cosiddette “messe nere” colpiscono solo gli “accidenti del pane e del vino”, ma è la mancanza di fede nella presenza reale di Gesù a ferire di più.
Il cardinale denuncia il tentativo di spegnere la fede nell’Eucaristia seminando errori e promuovendo un modo inappropriato di riceverla. Sarah afferma che il tentativo di “rapina” si basa su due binari. Il primo è la riduzione del concetto di “presenza reale” e il disprezzo per il termine “transustanziazione” da parte di alcuni teologi. Il secondo binario è il tentativo di togliere il senso del sacro nel cuore dei fedeli.
La Comunione va ricevuta sulla lingua, in ginocchio
Sarah sottolinea che la liturgia è fatta di molti piccoli riti e gesti che esprimono amore, rispetto filiale e adorazione verso Dio. Pertanto, secondo il cardinale, è opportuno promuovere la pratica di ricevere la Santa Comunione sulla lingua e in ginocchio, che rappresenta la grandezza e la nobiltà dell’uomo nel mettersi in ginocchio davanti a Dio.
Il cardinale Sarah cita gli esempi di Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta come santi che mostravano un profondo rispetto per l’Eucaristia. Giovanni Paolo II si inginocchiava sempre davanti al Santissimo nonostante le sue limitazioni fisiche. Madre Teresa, nonostante toccasse quotidianamente la carne di Cristo nei poveri, adorava e contemplava silenziosamente il Corpo di Cristo e riceveva la Comunione come un piccolo bambino che si lasciava nutrire umilmente da Dio.
Il cardinale si chiede se sia veramente troppo umiliante prostrarsi e stare in ginocchio davanti al Signore Gesù Cristo. E ammonisce che nessun sacerdote dovrebbe imporre la propria autorità su coloro che desiderano ricevere la Comunione in ginocchio e sulla lingua.
Sarah sostiene che la pratica di ricevere l’Eucaristia sulla mano è stata introdotta come una concessione nella riforma liturgica, ma è diventata uno strumento per svuotare i tesori liturgici della Chiesa.
Il cardinale conclude menzionando papa Benedetto XVI, che negli ultimi anni del suo pontificato ha voluto distribuire l’Eucaristia in bocca e in ginocchio.
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