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L’incredibile storia di Yaron Avraham

L’incredibile storia di Yaron Avraham, che ora ha 44 anni, è fitta di sofferenze, trasformazioni e scoperte. Quando aveva solo 9 anni, in una notte come tante, il suo mondo cambiò per sempre. All’interno delle mura di una casa a Lod, una delle città miste di Israele, si alzò un grido disperato. Era il suono straziante di sua sorella Sara, una tra i suoi 15 fratelli e sorelle, che veniva brutalmente picchiata.

La famiglia Avraham era musulmana, di discendenza beduina sunnita. Sara, in un gesto di ribellione e voglia di modernità, aveva oltrepassato due linee rosse che la famiglia considerava intoccabili: era rimasta fuori fino a dopo il tramonto ed aveva espresso il desiderio di studiare.

Al mattino, il piccolo Yaron, ancora turbato dagli echi delle urla notturne, si avvicinò alla famiglia in cerca di risposte. “Dove è Sara?” chiese, la sua voce tremante tradiva la sua ansia. Gli venne risposto che era semplicemente andata al lavoro. Ma Sara non tornò mai. I suoi tentativi insistenti di sapere la verità si rivelarono il suo “errore più grande”, come lui stesso avrebbe successivamente raccontato.

Il tentativo dei fratelli di far credere a Yaron che aveva solo sognato gli eventi tragici della notte precedente si trasformò presto in una furia violenta. Quando Yaron non smise di chiedere della sorella, venne inviato in un “collegio” a Gaza. Ma questo non era un collegio comune; era una moschea dove venivano addestrati futuri terroristi pronti a sacrificare le loro vite in atti di violenza estrema.

Yaron divenne parte di una macchina ben oliata che trasformava ragazzini in soldati. La promessa di un paradiso attirava molti, specialmente quelli provenienti da famiglie impoverite. Nonostante gli indottrinamenti incessanti, Yaron non poté dimenticare i momenti di normalità vissuti a Lod, come le visite al mercato con sua madre dove aveva conosciuto ebrei che erano tutt’altro che mostruosi.

Dopo sette anni, a 16 anni, Yaron finalmente fuggì. Ma la sua fuga lo riportò a Lod, dove fu brutalmente respinto dalla sua famiglia. Senza un posto dove andare, trovò rifugio in un cimitero. La fame lo tormentava, ma una notte la sua disperazione lo portò a un chiosco gestito da un ebreo. La gentilezza di quell’uomo cambiò il corso della vita di Yaron. Fu mandato a Eilat, dove avrebbe iniziato una nuova vita.

Con il passare degli anni, Yaron si convertì all’ebraismo, abbracciando la cultura e le tradizioni che un tempo gli erano state dipinte come malvagie. Si arruolò nell’esercito israeliano, dove fu affascinato dalla missione di aiutare gli altri.

Nella sua vita adulta, Yaron ora riflette sulla sua incredibile trasformazione: “Oggi ho una famiglia, vivo secondo le leggi ebraiche e sono eternamente grato per mia moglie, il raggio di sole che ha illuminato il mio oscuro passato”.

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Pubblicato inStorie vere

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