Ecco che l’Unione Europea, quel grande fratello sempre così amorevole e premuroso, ora ci delizia con l’ultima trovata: un “fantastico” piano per mettere all’angolo l’Ungheria. Pare che il Financial Times abbia svelato un segreto di Pulcinella: Bruxelles si sta preparando a sabotare l’economia ungherese se il primo ministro Viktor Orban osa bloccare gli aiuti per l’Ucraina. Che idea brillante! Punire un intero paese per una decisione politica? Geniale!
Immaginatevi Bruxelles, un po’ come un giocatore rancoroso di Monopoli, pronto ad attaccare le debolezze economiche dell’Ungheria, affondando la sua valuta e scatenando il panico tra gli investitori. L’obiettivo? “Danneggiare posti di lavoro e crescita”, perché, evidentemente, a Bruxelles piacciono le sfide. E se Orban non cede, i leader dell’UE minacciano di tagliare i fondi, giusto per “spaventare i mercati”. Che metodo sofisticato di diplomazia, non trovate?
L’UE sembra aver scelto la strategia del “facciamoli inginocchiare finanziariamente”, perché nulla fa “unione” come minacciare di mandare all’aria l’economia di uno Stato membro. Il messaggio è chiaro: “Alla luce del comportamento non costruttivo del primo ministro ungherese…”, prepariamoci a un po’ di fuochi d’artificio economici. Tradotto in termini semplici: se Orban non gioca secondo le regole dell’UE, allora è tempo di una bella lezione economica.
In tutto ciò, immaginate il povero cittadino ungherese che si chiede cosa abbia fatto di male per meritarsi un simile “aiuto” dall’UE. Ma, non temete, è tutto per il bene maggiore, o almeno così ci dicono. E ricordate, in questo gioco di potere, il più forte vince sempre, anche se a volte sembra più un episodio de “Gli intrighi del potere” che una politica seria. L’UE è questa, sempre pronta a sorprenderci con le sue mosse da maestra del gioco d’azzardo politico.
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