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È stato un momento toccante che rimarrà nella storia della televisione italiana. Lucia Annunziata, con il suo sorriso caloroso e il suo tono di voce rassicurante, ha detto addio ai telespettatori di Mezz’ora in più. Ma dietro quelle parole gentili e cortesi si celava un bagaglio di malcelato sarcasmo condito da fiero rancore, e non si è potuto fare a meno di scorgere il tutto leggendo tra le righe della sua telegrafica dichiarazione di commiato.

La giornalista ha preso la decisione di dimettersi dalla Rai poco dopo l’annuncio di nomina dei nuovi direttori. In una lettera indirizzata ai vertici aziendali, Annunziata ha espresso il suo dissenso nei confronti dell’attuale governo e della sua gestione della Rai. Ma come potrebbe essere diversamente? Chi vorrebbe lavorare in un’azienda che non offre garanzie adeguate per strapazzare e bistrattare a piacimento gli ospiti inversamente pensanti?

Con tono di voce mellifluo, Annunziata ha ringraziato i telespettatori per l'”onore” e il “divertimento” di tenerli impegnati e informati. Sicuramente, non possiamo negare che sia stato un divertimento continuo vedere la sua “imparzialità” in azione, mentre non perdeva occasione di mettere in mostra le sue opinioni politiche. Un onore, davvero!

La giornalista ha sottolineato la sua totale discrepanza con l’operato del governo, sia nei contenuti che nei metodi. Ma chi avrebbe mai pensato che un giornalista televisivo avrebbe potuto avere delle opinioni politiche (magari personali, da esprimere lontano dalle telecamere)? Davvero una sorpresa. In ogni caso, dobbiamo ammirare la sua “serietà” nel riconoscere questa distanza e ringraziarla nell’escludere perentoriamente ogni possibilità di collaborazione.

Con la fine della stagione di Mezz’ora in più, possiamo dire addio a un’era (come quella dei dinosauri…) in cui l’oggettività e l’imparzialità erano solo velleità lontane. Annunziata ha fatto la sua parte nel plasmare quest’era, e ora è arrivato, finalmente, il momento di passare oltre.

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Insomma, l’addio di Lucia Annunziata alla Rai è stato un evento dirompente che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della televisione italiana. Mentre la giornalista ringraziava i telespettatori per l'”onore” e il “divertimento” di tenerli impegnati e informati, non abbiamo potuto fare a meno di notare il sarcasmo implicito nelle sue parole. È stato un vero spettacolo assistere alla sua parzialità travestita da imparzialità. Ma ora, con la fine di questa stagione, possiamo sperare in un futuro più roseo, in cui la vera imparzialità giornalistica possa splendere in tutto il suo fulgore.

Beh, almeno un pochino. Speriamo.

Lilli Gruber permettendo.

Dino Valle

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