Ah, l’opposizione! Questa fiera specie politica sempre pronta a cavare acqua dal mare. L’ultima trovata? Giorgia Meloni “ha perso il sorriso”. Oh, poverina, che tragedia! Chissà cosa sarà successo! E poi ci chiediamo: se davvero fosse così, dobbiamo davvero preoccuparci di un leader che non sorride più o ci siamo ridotti a una specie di “Grande Fratello” politico?
Ma sì, capisco. Quando sei all’opposizione e non hai carte valide da giocare, ogni piccola smorfia, ogni minimo cennetto è un pretesto per una “diagnosi psicanalitica”. Quindi, secondo questa logica, se Giorgia non sorride, significa che sta fallendo. Ma quale coraggiosa deduzione!
Parliamo poi di questo fantomatico “governo tecnico” di cui si sussurra. Signori dell’opposizione, siate seri. Giorgia, che magari non urla più come un tempo (per fortuna, direi!), ha portato avanti una guida solida. Forse è diventata troppo “mainstream” per i gusti di certi critici, dato che si è sforzata di mantenere una certa equidistanza dai toni troppo accesi. Ah, quelli erano i giorni, quando era la “fascista becera della Garbatella”.
E qui c’è il bello. Una volta diventa premier, la Meloni diventa più misurata. E cosa fa l’opposizione? La critica, ovviamente! Perché se fai, è sbagliato e se non fai, anche quello è sbagliato.
Tra l’altro, complimenti all’opposizione per la loro costante richiesta di moderazione. Avete finalmente la Meloni che volevate! Ma no, aspetta, non va ancora bene. Giorgia è diventata troppo “centrista”? Ma che volete davvero?
Passiamo poi al tema delle nomine. Oh, lo scandalo delle nomine! Per anni, quando le faceva la sinistra, tutto bene. Ma adesso che è la destra a farlo, diventa una tragedia nazionale. Ma, dai su!
Infine, non possiamo dimenticare il fatto che Giorgia Meloni è la prima donna premier dell’Italia. E dov’è la sinistra in tutto ciò? Ah, giusto, stanno troppo impegnati a cercare di farla cadere perché… non sorride? Questa è la grande battaglia femminista che propugnate? Ebbene, congratulazioni.
In conclusione, l’opposizione potrebbe voler guardare al proprio interno prima di lanciarsi in queste critiche frivole. La leadership non si basa sui sorrisi o sull’essere sempre d’accordo. Si tratta di prendere decisioni, anche difficili, per il bene del Paese. E forse, solo forse, Giorgia Meloni sta facendo proprio questo. Ma ammetterlo sarebbe troppo, vero?